conferenza marchalina hellenica ischia

A margine del convegno scientifico internazionale di lunedì 24 giugno 2024

Exploring the Giant Pine Scale (Marchalina hellenica) and Neoleucopis – Biology and potential biocontrol

Traduco anzitutto il titolo per quanti non riuscissero a farlo: “Indagando la cocciniglia gigante del pino (Marchalina hellenica) e di Neoleucopis: biologia e potenziale biocontrollo”.

Ebbene cari amici, sono costretto ad esprimere tutta la mia soddisfazione di aver potuto organizzare e celebrare ad Ischia un evento scientifico di caratura internazionale.

L‘ho fatto come presidente del Centro Studi Isola d’Ischia, e con la suggestione di ricalcare in qualche modo le orme dei padri fondatori della più antica ed illustre associazione culturale dell’isola, tra cui mi viene naturale citare mons. Onofrio Buonocore, Cristofaro Mennella, Paul e Giorgio Buchner, Alfred Rittmann e tanti altri ancora.

Costretto al netto ed in risposta a tanti scettici e, per così dire, deviatori o avvilitori di interesse per questa conferenza. Comprese le amministrazioni locali che pur invitate ufficialmente hanno disertato la conferenza, con la sola eccezione del comune di Casamicciola che ha presenziato con il consigliere Antonio Pisani.

Ma abbiamo avuto ottime presenze di persone qualificate del mondo scientifico ed accademico. E tanto basta per mettere al sicuro il valore assoluto del tema trattato. Ma la mia soddisfazione più grande è stata la partecipazione attiva di un bel gruppetto di soci giovani del Centro Studi che idealmente hanno legato i ranghi con i soci più anziani presenti in sala. Tra di loro il prof. Giuseppe Silvestri, Pino Macri, l’Avv. Filippo Cuomo, la stessa Gina Menegazzi, ottima padrona di casa del Museo Diocesano di Ischia.

Ma veniamo alla conferenza. Il tema trattato è di importanza capitale. Per prima cosa per Ischia, e in via di amplissima derivazione per l’Australia. Di mezzo la Grecia. L’elemento che li accomuna tutti è la Marchalina hellenica, appunto la cocciniglia grossa o greca del pino.

Ricostruiamo un poco i fatti: Endemica in Grecia, Turchia e dintorni geografici, arriva da noi ad Ischia nella seconda metà degli anni ottanta. Fa sfracelli di pini accanendosi particolarmente su quelli secolari delle pinete comunali e non solo. In poco tempo dilaga indisturbata su tutta l’isola. Avanza come un esercito su un territorio senza difese. Si fanno tante cose per cercare di contrastarla, alcune buone come la sperimentazione condotta dal sottoscritto con un gruppo di studenti riuniti in un progetto di utilità collettiva finanziato dal governo dell’epoca. Ricerche a tutto tondo sulla biologia, sulla possibilità di lotta microbiologica con funghi entomopatogeni (Beuaveria bassiana), prove di endoterapia, ecc.  Altre meno, e non le cito nemmeno.

Interviene la regione Campania con il progetto Aenaria, che sortisce qualche effetto, tra cui la creazione nella pineta degli atleti di un insettario regionale per l’allevamento di coleotteri coccinellidi ( Cryptolemus montrouzieri, Rodolia cardinalis). Negli anni duemila la svolta: una ricerca condotta dal prof. Gennaro Viggiani per tentare l’approccio biologico alla lotta a Marchalina hellenica. L’illustre entomologo napoletano individua in Grecia un potenziale efficace predatore in un microdittero, il Neoleucopis kartliana, ne preleva adulti in Grecia e li diffonde sull’isola d’Ischia. Con la speranza di un suo acclimatamento e nella capacità di controllare la popolazione della cocciniglia.

Alla lunga i risultati gli danno ragione. Oggi, per non andare troppo per e lunghe, se la Marchalina hellenica non è più un problema ad Ischia, è grazie alla intuizione del prof. Viggiani. La cosa passa quasi sotto silenzio e un po’ dimenticata quando intorno al 2013 ad Ischia, proveniente da Napoli, arriva un altro insetto monstre, la Toumeyella parvicornis, che come distruttore di pini si rivela ancora più micidiale della M.h., che sembra ormai dimenticata, quasi ad Ischia non ci fosse più. E invece no, c’è ma in completo controllo sottosoglia di danno da parte del dittero predatore figlio, se così si può dire, del prof. Viggiani.

Ma intanto succede qualcosa lontanissimo da Ischia, in Australia, dove in un territorio forse più grande della intera Italia giunge la Marchalina hellenica, e come avvenne ad Ischia, avanza indisturbata distruttrice di pini. Arrivata in quel paese in maniera misteriosa (forse per la suggestione della produzione di miele di melata!). La differenza con Ischia è molto semplice: In Australia non sono centinaia di pini ad essere minacciati, ma migliaia se non milioni quantunque di specie diverse dai nostri! La produzione di legname alimenta un commercio imponente con un valore monetario eccezionale. Oltre al danno economico, anche quello ambientale.

Gli australiani sembra abbiano visitato Ischia per avere avuto notizia di ciò che vi è avvenuto. Ma poi decidono bene, anzi benissimo, di affidarsi alla Grecia ed alla sua università di Atene per studiare la possibilità di replicare quanto avvenuto ad Ischia per controllo biologico alla Marchalina hellenica.

Il prof. Nikolas Kavallieratos, docente di entomologia di fama internazionale, affida ad una sua valente dottoranda, Nikoleta Elephteriadou, la responsabilità della ricerca, che ha il suo campo naturale in Grecia e dintorni geografici, ma soprattutto ad Ischia, laddove è avvenuto una sorta di miracolo con l’applicazione voluta e condotta egregiamente dal prof. Viggiani.

Ecco la sintesi di perché essere orgogliosi di avere ospitato i due ricercatori greci ed il prof, Antonio Garonna dell’Istituto di entomologia Agraria di Portici (Università Federico II) nella conferenza che abbiamo tenuto lunedì 24 giugno scorso. Un grande paese come l’Australia che guarda con speranza ad Ischia per cercare di risolvere un problema di immani proporzioni economiche ed ambientali. Riuscirà l’operazione? Modestamente, per quanto di mia competenza, mi sbilancio a dire si!

Il pallino della ricerca è nelle mani dei due entomologi greci, e dalla qualità delle comunicazioni che ci hanno proposto, frutto di un lavoro scientifico già molto avanzato, sembra che le speranze dell’Australia siano benissimo riposte. Napoli, Portici, mette in campo il prof. Antonio Garonna, amico consolidato di Ischia e del Centro Studi, ma non è improbabile un coinvolgimento ulteriore del prof. Gennaro Viggiani. Di certo il Centro Studi Isola d’Ischia darà un seguito a questo convegno e mi propongo di invitare tra gli altri anche il prof. Viggiani, e sarebbe una cosa veramente affascinante, per Ischia soprattutto, che tanto gli deve.

Dott. Francesco Mattera – Presidente del Centro studi Isola d’Ischia APS

Foto di Antonello De Rosa